Ancora frastornata per il grande entusiasmo con cui è stato accolto il primo episodio di DO-NUTS, sono davvero felice oggi di pubblicare il secondo.
Parliamo di grafica, di logo e di identità visiva. E lo facciamo con Tamara Berlaffa, graphic designer e illustratrice.
Tamara progetta loghi e identità visive per libere professioniste e piccoli business che desiderano un’immagine coordinata per valorizzare il proprio brand. Lo fa analizzando insieme al cliente il suo target, chi è, quali sono i suoi valori e i suoi talenti.
Io da quando ho conosciuto Tamara l’ho considerata un’anima affine. E infatti in questo episodio siamo finite a parlare di fiducia, di generosità e di sogni. Argomenti che entrambe abbiamo molto a cuore.
E Tamara, fra le altre cose, è anche la creatrice del bellissimo logo di questo podcast. Grazie Tami.
Scopriamo quindi, insieme a Tamara, perché dovresti sempre lavorare sulla tua identità visiva prima di lanciarti nella creazione del sito.
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Trascrizione Episodio 2
Ciao, benvenuta a Do-Nuts, il podcast con il web intorno.
Io sono Ljuba, sono una web designer freelance e creo siti internet per business woman di carattere.
Amo le donne che fanno squadra e credono fortissimo nei propri sogni.
Come me.
Do-Nuts ti farà andare fuori di testa, ti sorprenderà, ti guiderà, ti parlerà di una presenza online chiara, onesta, emozionante.
Do-Nuts ospita professioniste pazzesche che hanno qualcosa in comune con il web.
Dalla SEO al copywriting, dalla traduzione alla programmazione, dalla fotografia alla grafica, un podcast spiegato semplice per chi sogna una comunicazione che spacca.
In questa puntata conoscerai Tamara Berlaffa.
Ljuba: Ciao Tamara e benvenuta a Do-Nuts
Tamara: Ciao Ljuba
Ljuba: Sono felice che tu abbia accettato di farti intervistare per il mio podcast e ti ringrazio. Per me sei più di una collaboratrice, la verità è che più volte ti ho definita un’anima affine. Basta guardare il tuo portfolio per rendersi conto delle tue qualità come graphic designer, ma quello che di te mi ha sempre colpita di più è la tua gentilezza d’animo, la tua capacità di ascoltare e di prenderti il tempo necessario per riflettere.
Come avrete capito Tamara è una graphic designer ma – vi prego – non fate l’errore di dire “Ah sì è quella che fa loghi”.
Tamara fa molto di più: dà forma visibile i sogni delle sue clienti e rendendo concreto ciò che loro vogliono comunicare sintetizzandolo in immagini.
Ora, anche se ho rovinato l’effetto sorpresa, vorrei sentirlo raccontare da te.
Tamara, chi sei e cosa fai nella vita?
Tamara: Sono Tamara Berlaffa e sono una graphic designer e illustratrice. Mi occupo di progettare loghi e identità visive per libere professioniste e anche piccoli business che cercano un’immagine coordinata che valorizzi il proprio brand.
Per farlo mi faccio raccontare con minuzia la storia che vogliamo tradurre graficamente e la assemblo quindi ad elementi, ai tratti della personalità, ai i valori del brand, al tono di voce che si vuole utilizzare e quindi in questo modo creo la vera e propria identità, ecco.
Ljuba: Fantastico. Mi piace tantissimo quello che hai raccontato. Però ora che ci hai detto esattamente di che cosa ti occupi ti chiederei di provare a spiegare il tuo lavoro come se lo stessi raccontando a tua mamma o magari addirittura a tua nonna
Tamara: Ah Ok! Allora, a mia mamma e a mia nonna… Vabbè, la premessa è che comunque loro amano tanto cucire quindi sicuramente userei una metafora di questo tipo. Quindi: Ciao nonna, ti ricordi quando facevi un abito per mia mamma, per la zia Carmen, per la zia Renata? Ecco, sono certa che non erano uguali perché una diciamo che li amava portare corti, l’altra un po’ più lunghi… quindi volevi valorizzare le proprie, cioè le diverse fisicità e quindi anche le personalità e quindi diciamo che le cucivi proprio su misura. La stessa cosa la faccio io con la progettazione di loghi. Ecco. Quindi disegno illustrazioni e loghi per liberi professionisti come me.
Ljuba: È fantastica questa metafora… questa metafora sartoriale che poi se vogliamo in qualche modo è anche un po’ abusata nel nostro settore del “ti faccio le cose su misura” ma se tu devi spiegarlo a una mamma e una nonna che erano davvero sarte allora non potevi scegliere metafora migliore. E sicuramente ti avrebbero ho capito alla perfezione. Ti capirebbero alla perfezione, quindi bravissima, mi piace un sacco.
A questo punto però fingiamo che io sia una potenziale cliente. Entriamo nel vivo Tamara.
Tamara: Ok!
Ljuba: Io sono una potenziale cliente e desidero – ovviamente – un sito web. Spiegami perché mai dovrei aver bisogno anche di una figura come la tua, quindi di una graphic designer. Non mi basta pagare un informatico che mi sto faccia sito insomma?
Tamara: Vabbè, la domanda è perfetta! Allora io a questa domanda risponderei con una domanda. Cioè, perché ti serve un sito web? Perché, nel senso, siamo poi tutti liberissimi di fare ciò che vogliamo, certo. Però se si vuole un lavoro professionale quindi fatto, cioè studiato, con tutti i crismi e tutto quanto servono una serie di professioniste che collaborano a questo progetto quindi se hai bisogno di un sito web che ti rappresenti allora è importante fare un lavoro preliminare quindi analizzando aspetti, anche quelli che ripetevo anche prima diciamo.
Ljuba: Esatto, quindi anche proprio quello a cui io tengo molto: il sito web è solo una parte del lavoro e prima del sito c’è tanto altro lavoro da fare sull’identità visiva del cliente, giusto?
Tamara: Esatto sì, sì. Va proprio analizzata strategicamente. Bisogna appunto capire esattamente a chi ci rivolgiamo, chi siamo, quali sono i nostri valori e i nostri talenti… quindi va fatto un mix diciamo di tutte queste cose e poi in questo caso si parla appunto di identità visiva che poi dopo viene sviluppata e comunicata sul sito. Cioè nel senso, attraverso il sito, scusa.
Ljuba: Esatto, quindi se in una ipotetica situazione ideale e meravigliosa io e te potessimo collaborare per una nostra cliente tu ti occuperesti di tutto quello che è l’aspetto dell’identità visiva e mi consegneresti una serie di materiali che mi metterebbero nella situazione di poter creare il miglior sito possibile per quella cliente non solo da un punto di vista grafico e tecnico ma proprio su misura per lei. Come dicevamo prima. Proprio studiato sul suo target, su quello che lei vuole comunicare, l’uso dei colori che sappiamo che è importantissimo, piuttosto che quello dei font, giusto? Il lavoro della graphic designer entra molto molto nel dettaglio.
Tamara: Sì esatto
Ljuba: Io spesso, appunto, vengo contattata in qualità di web designer per “mi fai il sito?”. Punto. Cioè, tu come web designer mi fai il sito e basta.
Io ho delle competenze di grafica, ho delle competenze sull’uso del colore, delle competenze sull’uso dei font, eccetera… ma non sono le stesse competenze che può avere una graphic designer che si è specializzata anche per molti anni proprio in queste cose. Proprio non gli aspetti più grafici e visual. È giusto dire visual? Di una identità online. Quindi per tutto quello che è l’aspetto più tecnico e anche di front-end dello sviluppo del sito sono sicuramente la persona giusta ma per creare un logo… e non c’è solo il logo, diciamolo Tamara che non c’è solo logo, ma c’è molto di più! Anzi magari adesso approfondiamola un po’ questa questione “che cosa fa una graphic designer” perché spesso le persone poi mi chiedono “mi consigli una grafica per il logo?”. Sì, ma non esiste solo il logo. Ripeto, per arrivare a un sito mi vengono in mente le illustrazioni, i pattern, lo studio dei colori appunto… Quindi c’è davvero molto di più, vero?
Tamara: Sì, io mi ricollego un attimo a quello che stavi dicendo tu. Nel senso che è reciproco per me: cioè, anch’io magari sono stata contattata, mi hanno chiesto informazioni per un logo e mi hanno chiesto anche “mi fai anche il sito ?”. No? Ed è la stessa identica cosa, ho avuto la stessa reazione tua diciamo, no? Cioè volendo, sì è vero, il mio sito grazie a te sono riuscita a portarlo avanti, ecco però…
Ljuba: Il mio supporto è stato minimo perché sei stata bravissima
Tamara: No no no no guarda. No no. Però per me, cioè nel senso non è il mio pane. Ci vogliono un sacco di conoscenze tecniche che non ho e che quindi è ovvio che non è la stessa cosa. Quindi è per questo che è giusto che ogni figura abbia la sua specializzazione diciamo, se vogliamo, no?
Ljuba: Perfetto, non avrei saputo dirlo meglio. Che ogni figura abbia la sua specializzazione e che – detto banalmente – ognuno faccia il proprio mestiere.
Tamara: Sì sì sì esatto.
Ljuba: A te Tamara capita spesso di lavorare in team più o meno numerosi? E secondo te quanto è importante quindi la collaborazione con altre professioniste per creare un sito web?
Tamara: Allora sì, mi capita spesso ed è un aspetto molto importante, decisamente. Mi è capitato però in fase di… cioè nel senso come se fosse… il team si costruisse in fase di… non è costruito subito ecco ma…
Ljuba: Ok, in progress! Come se il team venisse costruito in progress.
Tamara: Uhm questa parola sconosciuta. Sì esatto.
Ljuba: Figurati… No, capita. Ma capita regolarmente perché salvo alcune figure un po’ più centrali come magari può essere appunto il web designer e, nel caso in cui venga scelto, Il SEO Specialist, anche il copywriter e altre figure, il fotografo, li ho visti scegliere in progress proprio perché la prima figura che si contatta è il web designer. Mi contatta, “Voglio un sito”… quando poi gli faccio capire che per un lavoro completo fatto veramente bene…
Perché adesso io la butto un po’ sul ridere però vengo spesso contattata dicendomi “Ljuba, io vorrei un sito come tuo”. Ecco, un sito come il mio oltre a essere il frutto di centinaia di ore di lavoro mie e del programmatore…
Tamara: Mamma mia, immagino…
Ljuba: No, sto esagerando, centinaia no però di tante tante ore. In realtà è il frutto della collaborazione di tante professioniste. Perché dietro al mio sito ci sono persone come Tatiana Schirinzi che si è occupata della SEO, BalenaLab dei testi e del pay-off piuttosto che Giui per le foto… adesso ne dimenticherò qualcuna… Aurora – Auca – per le illustrazioni, Barbara del logo.
Insomma non me lo sono fatta da sola pur facendo la web designer, ma ho creato un team bello numeroso e il mio sito il risultato di quel team, del lavoro di quel team. Quindi quando mi dicono “io vorrei un sito come il tuo” capisco che è il caso di spiegare che certo che si può fare, come no! Però è necessario mettere insieme un team. Non sempre si riesce a far capire al cliente, non sempre c’è il budget, non sempre ci sono le possibilità, però quando si riesce a far capire al cliente l’importanza del team allora il risultato poi è veramente pazzesco, secondo me. Quindi per tornare a bomba a quello che dicevi prima: è abbastanza naturale che il team e poi si componga anche in progress perché magari io vengo contattata, a quel punto lì io inizio a dare un po’ di nominativi delle professioniste con cui sono abituata a collaborare, con cui mi trovo bene o che penso siano adatte a quel tipo di progetto, a quella cliente e in progress nasce poi il team. Quindi immagino che a te come graphic designer capiti di essere contattata nella fase del logo, che però dovrebbe essere una fase abbastanza iniziale, giusto?
Tamara: Esatto. Cioè in realtà sono contattata sì o in fase di creazione sito e quindi vengono da me per il logo oppure in fase iniziale appunto logo e però appunto in automatico “ma logo uguale sito, giusto?”. Nooo.
Ljuba: Ok, quindi sto capendo una cosa a cui in realtà io non avevo mai pensato. Io davo per scontato che le persone contattino una figura come la tua nel momento in cui hanno in mente di farsi un sito oppure almeno dei biglietti da visita, perché magari non per forza un sito ma comunque hanno bisogno di un logo, ti contattano perché hanno bisogno di un logo e hanno già le idee chiare per quanto possibile a cosa servirà questo logo. Invece mi pare di capire che magari ti contattano per il logo ma non sanno ancora se lo vogliono solo per i biglietti da visita o vogliono anche un sito oppure se tu gli farai sito contemporaneamente al logo… C’è confusione.
Tamara: No allora, sì, c’è confusione ma diciamo che se mi chiedono logo più sito è perché vorrebbero anche il sito e danno per scontato che una grafica faccia il sito.
Ljuba: Perché tu sul sito hai messo il servizio logo più sito, ovviamente!
Tamara: Ah beh certo… no, anzi! È stato scritto da qualche hacker?
No, fornisco i materiali diciamo. Sì sì, quindi magari si tratta di pattern come dicevamo prima, oppure le icone per i servizi….
Ljuba: Esatto, perché poi è questo la parte più bella almeno dal mio punto di vista della collaborazione quando in un team si inserisce una graphic designer. Quando io ricevo il logo che ha scelto la cliente subito mi si apre un mondo, perché vedendo il logo capisco tanto di come sarà il sito. In quel momento veramente ad immaginarmi una proposta grafica più concreta di quello che prima erano solo idee un po’ così estemporanee. Quando arriva il logo, e di solito con il logo consegnate, voi brave professioniste una normativa, una moodboard, i font, i colori, la palette e quanto… lì per me è proprio un momento di enorme gioia perché davvero ho le linee guida per partire e creare il sito.
Però poi giustamente come dicevi non subito si ha ben chiaro tutto quello che serve o almeno il cliente magari non da subito vuole investire su tutto ma poi in fase di sviluppo può nascere l’esigenza… magari gli si può far capire che però per rendere più gradevole quella pagina si potrebbero usare delle icone illustrate anziché delle icone viste e riviste su mille siti, piuttosto che utilizzare un pattern di sfondo sotto il contact form per esempio, a me piace molto utilizzarli per dare rilievo quell’area molto importante del sito. Quindi una graphic designer come te può fare davvero tantissimo materiale per un sito web, non bisogna pensare a “mi fa logo, fine”. Non finisce lì.
Tamara: No, è vero cioè infatti è bello poi dopo vedere tutto coordinato nell’insieme.
Ljuba: Esatto, proprio il coordinato. L’uso dell’immagine coordinata.
Tamara: Esatto cioè è come se poi vedi quell’icona e allora ricolleghi subito al logo, non necessariamente che sotto ci deve essere scritto nome e cognome di nuovo, comunque lo stesso logo anzi, deve essere riconoscibile. Deve essere ecco un elemento che tu vedi e deve essere comunque riconoscibile, deve riportare a quella brand, a quella persona quindi sì.
Ljuba: E mentre dici questo forse faccio una gaffe enorme però a me viene in mente il sito… facciamo dei nomi perché non vedo perché non dovremmo nominarli… mi viene in mente il sito di Valentina Sacco, che ho fatto io diversi anni or sono, nato come un semplice Candy Blog quindi un blog base base, che poi Valentina è stata bravissima nel tempo a far crescere e lo abbiamo… gli abbiamo aggiunto funzioni, lo abbiamo fatto crescere e poi ha fatto questo rebranding insieme a te del logo e di altri aspetti del sito. Quindi se non sbaglio proprio le icone che richiamano questo mondo del mare, insomma di questo viaggio per mare che fa all’interno del suo sito. C’è proprio questo filo conduttore meraviglioso.
Tamara: Sì infatti lei raccontandomi poi in fase progettuale mi diceva appunto che lei si definiva come una “esploratrice di nuove rotte” e quindi già qui ho avuto il primo flash, poi diciamo che parlando parlando mi diceva… adesso non mi ricordo esattamente la frase però era tipo “se hai un problema io sono la persona perfetta per aiutarti a sbrogliare la matassa” e quindi c’era un gioco illustrato diciamo tra il mare e questa matassa di lana e quindi visivamente lo richiama.
Ljuba: E da qui il faro…
Tamara: Sì il faro, esatto. Con il mare disegnato in questo modo, ecco.
Ljuba: Quindi, ecco, possiamo proprio dire che quando le professioniste collaborano possono venire fuori davvero progetti favolosi. Non che una professionista da sola non faccia cose meravigliose, ma secondo me dalla collaborazione davvero l’arricchimento e il valore del progetto aumenta in maniera davvero esponenziale. Secondo me.
Tamara: Sì, sono perfettamente d’accordo perché come se tutte stessimo analizzando un sogno no? Quindi lo stessimo andando… stessimo andando a comporre con vari tasselli il progetto quindi lo stiamo guardando da più punti di vista, risulta più completo e più coerente da ogni angolazione, ecco.
Ljuba: Però, diciamo la verità, non sempre lavorare in team è semplicissimo. Dobbiamo anche… adesso ne parlato come se fosse sempre tutto idilliaco, non è sempre così semplice lavorare in team.
Tu hai avuto qualche esperienza particolarmente difficile oppure al contrario, evviva, qualche esperienza particolarmente bella e positiva di un lavoro di squadra?
Tamara: Allora, di esperienze negative, parto da quelle, per la maggior parte le ho avute nella mia vita da lavori dipendente, diciamo. Quindi, non so come dire, ero già un po’ abituata ad avere questo tipo di team un po’ messi insieme ma che in realtà non so come dire… però non stavano collaborando. Cioè ognuno aveva idee diverse, si cambiava direzione, quindi mi è capitato magari di avere proprio anche due responsabili e ovviamente hanno due visioni differenti… ma che facevano quasi a gara tra loro no? Quindi c’era competizione, non c’era la collaborazione che dicevamo. Quindi in quel caso non è stato semplice.
Ljuba: Questo è più, immagino, il caso del team in agenzia
Tamara: Sì esatto.
Ljuba: Invece esperienze proprio bellissime che ti sono rimaste nel cuore?
Tamara: Nel cuore vabbè Valentina Sacco. Il sito appunto di Valentina assolutamente. Ma nel senso che appunto da quando collaboro con altri freelance c’è più ascolto, fiducia… Cioè, ci sono gli ingredienti giusti, come se fossimo sullo stesso piano no? E stima, stima reciproca, quindi è più facile che ci sia una collaborazione positiva e quindi la competizione sparisce perché ogni figura sta dando il meglio di sé, ecco, per dedicarsi allo stesso obiettivo.
Ljuba: Tu poi forse sei un po’ timida o forse lo stavi per dire e io ti ho anticipata però hai fatto anche il logo di una professionista pazzesca… non solo logo forse, forse tutta… forse sto per fare un’altra gaffe però…
Tamara: No no, tutto sì. No, non la stai per fare. È Giada Carta, sì.
Ljuba:, Vero? Ti sei occupata tu della sua Visual identity.
Tamara: Sì sì esatto.
Ljuba: E scusa se è poco.
Tamara: Eh no, non è poco.
Ljuba: Proprio il prima e il dopo… Giada aveva già, secondo me, una presenza online potentissima prima del suo rebranding, però adesso è proprio esplosa in qualche modo e quel logo favoloso, veramente favoloso che tu le hai creato, secondo me ha significato tantissimo in questo rebranding. Dai, raccontaci qualcosa che siamo curiose…
Tamara: Sì. Allora diciamo che quando Giada mi ha contattata… ecco vedi anche lì, il passaggio era arrivato da Anna, Anna Bassano. Allora assieme hanno fatto, hanno studiato il rebranding…
Ljuba: La bellezza di queste catene di professioniste.
Tamara: Sì davvero, è stato bellissimo perché quindi sapevo perfettamente che cosa voleva comunicare, i suoi valori…
Ljuba: La cliente con le idee chiare…
Tamara: Mamma mia che sogno. E quindi niente ma proprio diciamo che il suo logo è nato perché lei beh ha fatto un proprio un bel lavoro sulla sua cliente ideale e quindi mi ha trasmesso tutte le nozioni e quando lei mi diceva che si sarebbe voluta posizionare come soulful Mentor… quindi io sono andata e ripescare… cioè mi risuonava un po’ questa cosa della mentore. Un po’ perché vabbè, lei è sempre stata per me un punto di riferimento. Cioè nel senso da quando l’ho conosciuta è stata un po’ sì il mio punto di riferimento e quindi insomma mi risuonava il fatto che lei volesse usare questo payoff e quindi quando poi in fase di progettazione sono andata a ripescarmi la sua visualizzazione per incontrare la dea Persefone.
In pratica ho immaginato, cioè nel senso già proprio la voce di Giada mi stava raccontando questa cosa quindi è stato abbastanza…
Ljuba: Che bello, ho la pelle d’oca mentre tu mi racconti questa cosa perché è bellissima
Tamara: E sì, infatti, cioè mi ha proprio trasmesso molto. Mi ricordo proprio una falce di luna calante e quindi da lì questa luna che proiettava un fascio di luce sull’erba e in pratica c’erano i fiorellini che insomma sbocciavano da lì e quindi in pratica è stata proprio una visualizzazione per incontrare una dea che mi ha dato l’input poi grafico per dire “Cavoli, lei lavora tanto con le dee” e quindi il suo concetto di mentore cioè lo vedevo proprio in linea con questo e quindi lo abbiamo visto cioè insomma anche lei era molto felice, ecco. E anch’io super.
Ljuba: E anche in questo caso non ti sei limitata al logo perché hai fatto tutta serie di materiali per Giada, questi pattern meravigliosi che utilizza nei suoi corsi, nelle sue newsletter… insomma li conosciamo ormai e sono proprio il suo tratto distintivo ormai, cioè la associ a quel tipo di immagini e di colori Giada Carta ora. E avete fatto proprio un lavoro pazzesco.
Tamara: Grazie
Ljuba: È bellissimo quello che hai appena raccontato perché fa proprio capire, un po’ come io dico sempre, un sito non è solo codice. Tu sei riuscita proprio a trasmettere cosa vuol dire fare un logo – ma sto semplificando dicendo fare un logo – ad una cliente. Cioè il lavoro c’è dietro, addirittura la visualizzazione, il lavoro sulle dee, cioè bellissimo! Proprio molto molto molto bello. Grazie per aver condiviso questo racconto emozionante
Tamara: Ma figurati, grazie a te.
Ljuba: Quindi, sul fatto che squadra si lavori bene direi che non abbiamo dubbi almeno io e te. Se posso chiederti in una sola parola qual è secondo te l’ingrediente che non dovrebbe mai mancare all’interno di un team che collabora e che collabora bene, per farlo funzionare cosa non deve mancare?
Tamara: Una una eh? Allora aspetta…
Ljuba: No, se vuoi dirne anche più di una va bene anche più di una. Ci mancherebbe, volevo fare la splendida dicendo “dimmelo in una sola parola” ma può anche essere una frase più complessa.
Tamara: Perché ne stavo fondendo due creando una nuova parola… Secondo me sono come probabilmente dicevamo anche prima l’ascolto e la fiducia, però anche la generosità. Quindi appunto è un po’ un mix di queste tre.
Ljuba: Mentre ascolto e fiducia forse sono più tra virgolette scontate, le avrebbe dette chiunque quasi cioè “per lavorare in team sono fondamentali l’ascolto e la fiducia” lo sentiamo dire sempre, ovunque, ce lo insegnano già a scuola.
La generosità invece, che è un argomento che mi sta tanto tanto cuore, chi mi segue lo sa, ne parlo continuamente, invece è un termine che non tutti avrebbero associato al lavoro in team e quindi concordo perfettamente con te Tamara.
A questo punto Tamara dicci dove possiamo trovare in rete perché siamo tutte curiose. Chi è in ascolto sicuramente si sarà innamorato di te e del tuo modo di lavorare e vorrà vedere il tuo portfolio e i tuoi lavori, quindi dove ti possiamo trovare in rete?
Tamara: Sul mio sito che è www.tamaraberlaffa.com e invece sui social sono su Instagram e Pinterest cercando appunto tamara.officineoniriche
Ljuba: Perché il tuo brand è anche Officine Oniriche giusto?
Tamara: Sì esatto.
Ljuba: Diciamolo, così alla fine. Per chi volesse approfondire scoprirà cosa c’è dietro a questo nome andando sul tuo sito.
Perfetto io ti ringrazio tantissimo Tamara per essere stata ospite di questo postcast quasi sperimentale. Vedremo cosa ne sarà di lui.
Davvero, grazie.
Io consiglio a tutti di andare a vedere il tuo sito e il tuo portfolio perché tuoi lavori sono davvero davvero meravigliosi e poi vabbè io ho un debole per Instagram quindi consiglio di seguirti su Instagram dove mostri molto bene il processo con cui arrivi al risultato dei tuoi lavori.
Tamara: Ti ringrazio Ljuba e ti ringrazio tantissimo per questa opportunità, ecco.
Ljuba: Ma figurati, grazie a te come abbiamo detto prima evviva la collaborazione, evviva il fare squadra, quindi il podcast ha proprio questo lo scopo, di mostrare come dalla collaborazione tra professioniste possano nascere delle cose meravigliose.
Tamara: Meraviglia sì.
Ljuba: Grazie Tamara.
Tamara: Grazie mille a te Ljuba.
Ljuba: Un bacio
Tamara: Bacio, a presto. Ciao ciao.
La ricetta del successo è fatta di professioniste che danno un sapore deciso alla tua comunicazione.
Su DO-NUTS ti presento in ogni puntata un ingrediente del mio team dei sogni.
Il tuo qual è?
Fammelo sapere su ljuba.it oppure sul mio profilo Instagram o sulla mia pagina Facebook.
Ti aspetto




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