
Dopo più di un anno dal lancio di questa nuova funzione Apple, vediamo che impatto ha avuto sulle nostre newsletter.
Un passo indietro
Da settembre 2021, installando sul tuo iPhone o iPad il sistema operativo iOS 15 e Monterey (e successivi) sul tuo MacBook o iMac, puoi scegliere se disattivare il monitoraggio delle email, impedendo così a chi invia le newsletter di tracciarne l’apertura e le azioni (per esempio click) compiute. Lo puoi fare se leggi le mail attraverso l’app Mail.
In che modo la Mail Privacy Protection di Apple (MPP) influisce sull’e-mail marketing
La prima domanda da farsi è: quanti utenti Apple hanno attivato questa funzione?
Impossibile avere un numero preciso. L’opzione non è abilitata di default. Ma a giugno 2022 l’89% degli utenti iPhone era passata a iOS 15.
E i dati ci dicono che quando agli utenti veniva chiesto se acconsentire al tracciamento solo il 4% accettava, il 96% invece bloccava (utenti USA). Non è difficile immaginare che una percentuale simile abbia adottato lo stesso comportamento per la Mail Privacy Protection.
MailerLite ci dice che secondo i dati in suo possesso, i tassi di apertura delle newsletter sono in costante aumento, mentre le percentuali di click sono rimaste stabili, dimostrando che queste sono il dato più significativo da tenere presente per misurare il successo di una campagna.
Quali ambiti dell’e-mail marketing sono più colpiti
- Tassi di apertura: i dati sul tasso di apertura non sono più attendibili, come abbiamo detto sopra. Questi infatti sono aumentati in modo fittizio dal precaricamento di Apple.
- A/B test: in questo caso non sono più attendibili gli A/B test automatici basati sul tasso di apertura delle mail al variare per esempio del testo dell’oggetto. Per A/B test accurati è necessario impostare la percentuale di click come misura del successo.
- Segmentazione e tergeting tramite indirizzi IP: sono i casi di invio di mail per i carrelli abbandonati o per specifiche località. Anche in questo caso i risultati saranno falsati quindi è consigliabile iniziare a chiedere agli utenti i dati (per esempio area geografica) nei form di iscrizione oppure in un sondaggio successivo.
- Conto alla rovescia: ebbene sì, anche i moduli di countdown sono stati colpiti. Dal momento che Apple pre-carica il contenuto della mail e lo memorizza in un sistema di cache, il conto alla rovescia dei tuoi iscritti Apple si attiverebbe dal momento del pre-caricamento e non dalla reale apertura della newsletter.
- Trigger delle automazioni: se hai impostato delle automazioni il cui trigger è basato sulle aperture delle mail, ti conviene rivederle in favore di trigger basati sul tempo (fai partire la prossima mail dopo tot ore/giorni) o sul click.
- Lista degli iscritti: il tasso di apertura non è più utile per valutare la salute della tua lista di iscritti e il coinvolgimento dei tuoi lettori, dal momento che non c’è modo di sapere quante aperture sono autentiche e quante falsate. Questo non toglie che resta molto importante mantenere pulita la lista eliminando gli iscritti inattivi con regolarità.
Cosa possiamo fare?
Siamo tutti sulla stessa barca. Disperarsi non serve a nulla, cogliamo l’occasione per testare nuovi sistemi per misurare il coinvolgimento dei nostri utenti e continuiamo a migliorare le nostre campagne. Per esempio:
- inizia a considerare altre metriche: in fondo il tasso di apertura non ha mai detto molto del successo delle nostre campagne. Quante volte hai aperto una newsletter giusto il tempo di cestinarla? Percentuale di click e tasso di conversione sono indicatori molto più importanti. Attiva Analytics sulle tue campagne e tieni monitorato il traffico che le tue newsletter portano al sito. E non dimenticare di incoraggiare i tuoi iscritti a cliccare sulle Call To Action delle tue mail.
- aumenta il coinvolgimento con i contenuti interattivi: con il focus tutto spostato sui click i blocchi interattivi diventano sempre più utili: sondaggi, video, blocchi social media, ecc… usa la creatività e la giusta dose di buon senso.
- fai domande con sondaggi e quiz: includere quiz e sondaggi nella tua newsletter è un ottimo modo per misurare il coinvolgimento, raccogliere preziosi feedback e conoscere meglio i tuoi iscritti e i contenuti che vorrebbero ricevere.
- inserisci video interessanti: i blocchi video sono un altro modo per migliorare le tue newsletter e aumentare la percentuale di click. Ovviamente deve trattarsi di un video pertinente e di valore.
- inserisci blocchi social: un ottimo modo per inviare traffico sui tuoi account social e aumentare contemporaneamente la percentuale di click. Puoi inserire icone che linkino ai tuoi profili social oppure incorporare un intero post nella tua newsletter. Ancora, puoi inserire pulsanti di condivisione social nelle tue campagne, in modo che i tuoi iscritti possano condividere la tua newsletter sui loro profili social.
- Permetti l’inoltro: sempre in tema di condivisione, consentire l’inoltro della tua newsletter ti aiuta ad espandere il tuo pubblico. Per farlo è sufficiente includere la variabile {$forward} a qualsiasi pulsante o link nella campagna.
- Permetti di riconfermare l’iscrizione: non mi stancherò mai di dirlo. Non è importante avere migliaia di iscritti alla tua newsletter quanto avere iscritti attivi e molto interessati. Elimina gli inattivi (magari dopo una campagna di recupero) e chiedi esplicitamente ai tuoi iscritti di riconfermare il loro interesse a ricevere le tue mail. È sufficiente un pulsante che linki ad una pagina di conferma e poi creare un segmento contenente gli utenti che cliccano questo pulsante.
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