
“Svuota la cache” è il fratello di “spegni e riaccendi”. Un consiglio che mi trovo a dare continuamente alle mie clienti e che suona un po’ come la panacea di tutti i mali. Eppure è davvero una soluzione a molti problemi di visualizzazione dei siti.
Cosa è questa cache e perché crea tanti fastidi? Scopriamolo insieme.
Cos’è la cache di un sito web
Non esiste un solo tipo di cache, ne esistono diversi.
In generale la cache è un sistema di memorizzazione dei dati che permette di rendere più veloce l’esecuzione di un programma o la visualizzazione di una pagina web.
Grazie alla cache in alcuni casi è possibile visualizzare pagine web senza bisogno di connessione internet, purché siano già state visitate in precedenza. Ma la sua applicazione più interessante, per quanto riguarda i nostri siti web, è il miglioramento delle performance e della velocità di navigazione.
Cache del browser
Quasi tutti i browser hanno dei sistemi di cache: se visiti un sito web il tuo browser (Chrome, Firefox, Safari, ecc…) salva in memoria una copia delle pagine visitate (o una copia dei soli file statici come CSS, javascript e immagini) per poi mostrartele più rapidamente la prossima volta che torni su quel sito.
Questa cache ha una data di scadenza, solitamente piuttosto breve: dopo la scadenza il browser scaricherà di nuovo tutte le informazioni per mostrarti la pagina più aggiornata.
Questo tipo di cache, lato browser, dovrebbe essere trasparente per l’utente. Ma cosa succede se la data di scadenza di una pagina che hai da poco visitato è nel futuro ma nel frattempo in quella pagina sono state fatte modifiche al codice oppure è stata sostituita un’immagine con un’altra con lo stesso nome? Tu vedrai la “vecchia versione” di questa pagina.
Ecco il motivo per cui spesso capita che apporto modifiche al codice CSS dei siti delle mie clienti e loro mi rispondono che, dal loro pc, non vedono la modifica. La colpa è della cache del browser!
Come risolvere questo fastidioso problema? Solitamente basta aggiornare ripetutamente la pagina, possibilmente con quello che si chiama aggiornamento forzato o hard refresh.
Ecco i comandi per l’aggiornamento forzato:
Chrome
- utenti Windows: Ctrl + F5
- utenti Mac: Cmd + Shift + R
Firefox
- utenti Windows: Ctrl + F5
- utenti Mac: Cmd + Shift + R
Safari (Mac)
- Opt + Cmd + E
Internet Explorer/Microsoft Edge (Windows)
- Ctrl + F5
Se il refresh forzato non fosse sufficiente è necessario andare nelle impostazioni del browser e cercare la funzione per svuotare la cache.
Chrome: Impostazioni – Privacy e Sicurezza – Cancella dati di navigazione
Firefox: Impostazioni – Privacy e Sicurezza – Cookie e dati dei siti web – Elimina dati
Cache del server
Anche il server su cui è ospitato un sito solitamente ha un sistema di cache.
Ogni volta che visiti una pagina web il browser invia una chiamata al server su cui si trova questo sito per richiederne i contenuti. L’elaborazione e la risposta (invio dei dati) da parte del server richiede un determinato tempo. Se la stessa pagina viene richiesta contemporaneamente da più visitatori, il server impiegherà più tempo a rispondere: si crea una sorta di coda, come in posta. Ecco il motivo per cui un sito può sembrare lento nel caricamento.
La cache del server, semplificando, funziona così: il server impiegherà tutto il tempo necessario ad elaborare e rispondere alla prima richiesta e, contemporaneamente, salverà questa risposta in memoria. La risposta salvata, già pronta, sarà velocemente servita a tutti gli utenti in coda.
Ovviamente questo processo rende più veloce il caricamento dei sito, ma ha un prezzo: se viene fatta una modifica al sito quando esso è già presente nella memoria temporanea, verrà mostrata una “vecchia versione”. Proprio come abbiamo detto prima per il browser. Con la grossa differenza che in questo caso solo chi ha accesso al server potrà svuotare la cache, i visitatori del sito non avranno alcun potere.
Ecco perché è necessario che anche in questo caso venga impostata una data di scadenza della cache oppure un sistema di pulizia automatico della cache ogni volta che vengono aggiornati i contenuti.
I problemi più comuni
Sono diversi i plugin o le modifiche che possono subire interferenze con la cache. Un elenco non esaustivo:
- modifiche al codice CSS
- modifiche al codice javascript
- WooCommerce: sa hai un negozio online assicurati di escludere dalla cache le pagine Carrello, Account e Check-out (pagamento). Queste pagine devono restare dinamiche poiché visualizzano informazioni specifiche per ogni cliente.
- LifterLMS e altri sistemi di e-learning: anche in questi casi come per WooCommerce, la pagina di check-out e l’area riservata (dashboard) a cui accede ciascuno studente devono restare dinamiche. Se stai usando un plugin, come W3 Total Cache o WP Super Cache, puoi disattivare la cache per gli utenti loggati.
- Easy Digital Downloads: come per gli altri, fai in modo di escludere le pagine di EDD dalla cache.
Se questo articolo ti è piaciuto e se desideri creare il tuo sito web e restare sempre aggiornata sul mondo di WordPress e delle newsletter puoi iscriverti al mio corso gratuito e alla mia newsletter compilando il form qui sotto:




0 commenti