
Niente giri di parole: non esiste una risposta giusta o sbagliata a questa domanda. Dipende dalla tua strategia, dalla tua attività e dal tuo target. Ma possiamo sicuramente fare alcune riflessioni sulla frequenza di invio di una newsletter. Inviare campagne troppo di frequente potrebbe infastidire i tuoi iscritti. Di contro, inviarne troppo poche potrebbe farti perdere ottime occasioni di entrare in contatto con chi ha scelto di ricevere aggiornamenti da te. Ricorda anche che se invii una newsletter all’anno è probabile che il numero di iscritti che si cancelleranno dalla tua lista subito dopo l’invio sarà molto alto, semplicemente perché non si ricorderanno neanche di aver scelto di iscriversi. Potrebbero non ricordare chi sei!
Si dice sempre che less is more. Vale anche per l’e-mail marketing? In realtà io ti consiglio di inviare circa una newsletter al mese. Con questa frequenza è difficile che un iscritto si dimentichi di te e scelga di cancellarsi. Gli hard bounce saranno meno frequenti e anche il rischio di finire nello spam.
In ogni caso, come ho scritto poco sopra, la frequenza ottimale dipende da diversi fattori. Proviamo ad analizzarli così che tu possa determinare quella giusta per te.
Frequenza di invio
La frequenza di invio di una newsletter dovrebbe essere ottimizzata per ottenere i migliori risultati: apertura, lettura, click, conversioni, ecc… Devi tenere conto di tutte le e-mail che invii e che un iscritto può ricevere a seconda della sua posizione lungo il percorso che hai pensato per lui. Parliamo di sequenza di benvenuto, follow up, automazioni per chi acquista un tuo servizio o prodotto specifico, carrelli abbandonati, ecc…
Inoltre è importante segmentare gli iscritti per poter personalizzare la frequenza. Ad un cliente che ha comprato un tuo percorso di formazione può interessare ricevere anche una newsletter alla settimana o addirittura una al giorno, con contenuti che arricchiscono e completano il servizio acquistato. Ad un utente che non è ancora tuo cliente e a cui invii solo newsletter “promozionali“ sarebbe meglio inviare al massimo una campagna al mese.
Alcuni dati statistici
Possiamo analizzare le statistiche che mette a disposizione MailerLite. Certamente non ci riveleranno magicamente la giusta frequenza di invio della newsletter, ma permettono di fare interessanti osservazioni. Qui possiamo vedere per esempio con quale frequenza inviano le loro campagne gli utenti che utilizzano MailerLite:
Dipende dal settore
Sempre grazie alle statistiche messe a disposizione da MailerLite possiamo vedere – in base al settore di appartenza – ogni quanto tempo vengono inviate, in media le campagne.
Settore | Ogni quanti gg. |
Agricoltura e servizi alimentari | 11,65 |
Arte | 17,39 |
Beauty e personale care | 12,53 |
Blogger | 9,80 |
Business e finanza | 11,88 |
Consulenza | 9,83 |
Agenzie/servizi creativi | 11,73 |
E-commerce | 10,08 |
Istruzione e formazione | 10,62 |
Intrattenimento ed eventi | 12,76 |
Salute e fitness | 9,73 |
Home & garden | 11,42 |
Merketing & Adv | 8,45 |
Non-profit | 11,47 |
Vendita al dettaglio | 12,15 |
Software e app | 10,73 |
Viaggi e trasporti | 12,50 |
Come determinare la tua frequenza
Il modo migliore per trovare la frequenza di invio ottimale per te è sperimentare. Prova a testare diverse frequenze, aumentando gradualmente. Quando il tasso di apertura e di click inizia a diminuire è il momento di fermarti. Nel frattempo tieni sempre monitorate le statiche delle tue campagne e i dati sul tuo settore.
Puoi anche sfruttare il potere degli A/B test, qui trovi un tutorial. Invia a metà della tua lista con una determinata frequenza e all’altra metà con una diversa frequenza. Dopo un sensato periodo di tempo compara i risultati dell’A/B test.
Per determinare la frequenza di invio tieni sempre ben presente cosa devi comunicare. Non vuoi certo inviare mail che non forniscono valore solo perché il marketing dice che devi farlo almeno una volta a settimana! Invia frequenti mail solo se hai contenuti interessanti, di valore e offerte speciali. E valuta il ritorno di investimento. La creazione e l’invio di tre mail a settimana richiede molto tempo ed energie. Se il ritorno in termini economici non è soddisfacente allora è il caso di ridurre la frequenza.
Entriamo maggiormente nel dettaglio. Ecco 6 passi da fare per determinare la tua frequenza di invio:
- Parti dai tuoi obiettivi di e-mail marketing: cosa vuoi ottenere con le tue campagne?
- Adatta la frequenza al percorso di acquisto dei tuoi prodotti/servizi: se conosci il percorso che fanno i tuoi clienti per acquistare i tuoi prodotti o servizi (e devi conoscerlo!) puoi definire una frequenza in base al punto del percorso in cui si trova un iscritto. Qui le automazioni sono fondamentali.
- Crea delle aspettative con la mail di benvenuto: anche la mail di benvenuto l’hai automatizzata vero? Questa mail, o sequenza di mail, è il posto migliore dove comunicare con chiarezza ai tuoi iscritti con che frequenza invierai le tue newsletter.
- Crea segmenti utilizzando le opzioni di frequenza: hai già sperimentato con i segmenti di pubblico? Prova a chiedere ai tuoi iscritti ogni quanto tempo desiderano ricevere la tua newsletter. In base alla loro risposta genera dei segmenti.
- Aggiungi un sondaggio alla tua newsletter: per chiedere ai tuoi iscritti con che frequenza desiderano leggerti puoi utilizzare un blocco sondaggio interno ad una mail o creare una landing page apposita. Puoi facilmente domandare se la frequenza attuale va bene o se preferiscono ricevere le tue mail più spesso o meno. Crea segmenti in base ai risultati del sondaggio.
- Usa gli A/B test: come abbiamo detto prima, l’uso degli A/B test può darti tante informazioni su cosa funziona meglio con i tuoi iscritti. Prova a dividere i tuoi iscritti in due gruppi ed inviare newsletter settimanali al gruppo A e newsletter bisettimanali al gruppo B. Quale gruppo raggiunge tassi di apertura e di click più alti? Puoi perfezionare l’A/B test provando ad inviare anche a diverse ore del giorno, in diversi giorni della settimana o variando i contenuti. Continua a testare fino a che trovi le risposte che ti servono.
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