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E-mail bounced: cosa sono e perché le tue newsletter vengono rimbalzate

11 Gennaio 2022E-mail marketing

E-mail bounced: cosa sono e perché le tue newsletter vengono rimbalzate

Scommetto che è capitato anche a te: invii una newsletter, dopo qualche ora torni sulla tua piattaforma di e-mail marketing e scopri che il numero di iscritti è diminuito.

Certo, che qualcuno si cancelli dopo aver ricevuto una campagna è abbastanza frequente e succede normalmente. Ma a te non risulta nessun disiscritto. Dove sono finiti allora i tuoi iscritti?

La risposta potrebbe essere questa: e-mail bounced,  ovvero e-mail rimbalzate.

Se la frequenza di rimbalzo delle tue mail è alta, il numero di iscritti che vengono automaticamente rimossi dalla tua lista può diventare importante.

Che cos’è la frequenza di rimbalzo

Rimbalzata significa respinta.
Un’e-mail viene rimbalzata quando non è possibile recapitarla al destinatario perché il suo server la rifiuta.

Nei report di ogni campagna puoi vedere le tue frequenze di rimbalzo:

Report Bounce

Tieni presente che una frequenza di rimbalzo elevata è molto dannosa per la tua reputazione e per quella della piattaforma che invia le tue newsletter. Ecco perché è importante tenere questo numero monitorato e risolvere eventuali problemi. MailerLite si riserva di sospendere gli account con una frequenza di rimbalzo superiore a 5%:

We reserve the right to suspend your account immediately and start investigating your activity if your campaigns have high percentage of spam complaints (more than 0.2%), bounces (more than 5%), unsubscribes (more than 1%) or very small open rate (less than 3%). (MailerLite Antispam Policy)

Vediamo come affrontare le bounced e-mail.

Una frequenza di rimbalzo accettabile

Prima di tutto, chiariamo che e praticamente impossibile avere una deliverability (tasso di consegna) del 100%. Qualche bounce è assolutamente normale. Ma ovviamente puntiamo ad una frequenza di rimbalzo più bassa possibile.

Nell’e-mail marketing la frequenza di rimbalzo è considerata accettabile fino al 2%. Se noti che i tuoi report si avvicinano spesso a questo numero o lo superano, è il momento di indagare lo stato di salute della tua mailing list e fare qualcosa per migliorarlo.

Uno dei motivi per cui la frequenza di rimbalzo aumenta è l’età della tua lista: più una lista diventa “vecchia” (contiene quindi indirizzi vecchi) più è probabile che si verifichino dei bounce.

La differenza tra soft e hard bounce

Parlando di e-mail rimbalzate dobbiamo fare una doverosa e importante distinzione tra soft bounce e hard bounce.

Soft bounce

Si tratta di un problema temporaneo. La tua mail raggiunge il server di posta del destinatario ma viene rimandata indietro. I  motivi possono essere diversi: casella di posta piena, server momentaneamente non raggiungibile, sovraccarico o in timeout, e-mail troppo pesante, account mail del destinatario temporanemente sospeso.
Potrebbe anche accadere che la tua mail non soddisfi i requisiti DMARC del server di posta del destinatario. Si tratta di sistemi per verificare il mittente della mail.

Un soft bounce non è un problema, ma dopo 3 soft bounce consecutivi quell’iscritto sarà spostato tra gli utenti non attivi come se avessi registrato un hard bounce.

Hard bounce

Si tratta di un problema permanente, quindi più serio del soft bounce. L’hard bounce può verificarsi, per esempio, quando l’indirizzo mail del destinatario è inesistente oppure quando il suo server ti ha bloccata.
Quando si verifica un hard bounce, MailerLite e le altre piattaforme simili sposteranno gli indirizzi che ti hanno rimbalzata in una apposita lista e a loro non sarà mai più inviata una campagna.

Attivare il double opt-in è importante non solo per essere in regola con le normative privacy ma anche per evitare che nella tua lista finiscano email inesistenti, magari con un semplice errore di digitazione.

Come migliorare la consegna delle proprie mail e ridurre la frequenza di rimbalzo

Queste indicazioni valgono sia per il soft bounce che hard bounce.

1. Attiva il double opt-in

Il double opt-in ti mette al sicuro dal collezionare indirizzi mail inesistenti, sia perché inseriti volontariamente che per errore. Viene inviata una mail di conferma su cui l’utente deve cliccare prima di essere iscritto alla tua lista. In questo modo hai la certezza che la sua mail esista.

2. Mantieni pulita la tua lista

Per iniziare io ti consiglio tre passi:

  • elimina gli indirizzi che sono stati spostati in bounced. In MailerLite puoi farlo andando su SUBSCRIBERS poi accanto a Showing clicca e seleziona BOUNCED. Qui puoi scegliere se aprire ogni scheda iscritto per valutare le sue attività recenti e decidere se eliminarlo o reinserirlo tra gli iscritti attivi. Oppure puoi fare una selezione di massa ed eliminare tutti.
  • svuota la lista di indirizzi unsubscribed. Si tratta di tutti coloro che hanno scelto di cancellarsi dalla tua newsletter. Periodicamente ripulisci questa lista. Li raggiungi da SUBSCRIBERS, poi accanto a Showing clicca e seleziona UNSUBSCRIBED.
  • Ripulisci la tua lista dagli iscritti non attivi, ovvero quegli iscritti che non hanno mai aperto, cliccato o interagito con le tue newsletter in un determinato periodo di tempo. Puoi farlo cliccando su SUBSCRIBERS e poi su CLEAN UP INACTIVE.

3. Autentica il tuo dominio

Autenticare il tuo dominio significa dotare il tuo account di un passaporto che gli permetterà di entrare in gran parte di Paesi del mondo. Un dominio autenticato viene respinto più raramente.
Puoi seguire le istruzioni che ti fornisce MailerLite oppure acquistare il mio videocorso Macaron per avere tutti i video tutorial necessari per avviare e gestire al meglio la tua newsletter.

Se questo articolo ti è piaciuto e se desideri creare e gestite al meglio la tua newsletter puoi iscriverti al mio corso gratuito compilando il form qui sotto:

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Sono Ljuba. Web designer freelance. Metà perfezionista e metà sognatrice. Femminista in divenire. In costante evoluzione e quasi sempre con i capelli ciclamino.
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