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Apple iOS 15: sarà davvero un problema per le nostre newsletter?

5 Ottobre 2021E-mail marketing

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Tempi duri per il marketing.

Dopo aver creato scompiglio nel mondo delle campagne Facebook (e Instagram), Apple prosegue nella sua missione per la tutela dei dati personali dei suoi utenti.

Rilasciato il 20 settembre 2021, il sistema operativo iOS 15 (ma non dimentichiamo anche iPadOS 15, macOS Monterey e watchOS 8) introduce infatti una grande novità: si chiama Mail Privacy Protection e in poche parole, sull’app Mail, impedirà ai mittenti di raccogliere informazioni sugli utenti attraverso i pixel invisibili.

“Fin dall’inizio, per Apple la privacy ha sempre avuto un ruolo centrale in tutto ciò che facciamo. Ogni anno ci impegniamo a sviluppare nuove tecnologie che aiutino l’utente ad avere più controllo sui propri dati e a decidere in modo più consapevole con chi condividerli. Gli aggiornamenti di quest’anno includono funzioni innovative che forniscono informazioni più approfondite e un controllo ancora più dettagliato.”
Craig Federighi, Senior Vice President of Software Engineering di Apple

Quindi? Cosa significa?

Provo a semplificare.
Installando sul tuo iPhone o iPad il sistema operativo iOS 15 e Monterey sul tuo MacBook o iMac, potrai scegliere se disattivare il monitoraggio delle email, impedendo così a chi invia le newsletter di tracciarne l’apertura e le azioni (per esempio click) compiute. Per attivare questa funzione dovrai semplicemente aprire Mail e apparirà questo messaggio:

Apple iOS15 mail privacy protection screenshot

Sempre più persone chiedono a gran voce una maggiore tutela dei dati personali, soprattutto su internet, e Apple ha iniziato a rispondere a questa esigenza, prendendo una posizione molto netta sulla privacy e la trasparenza nel tracciamento da parte delle app.

Nello specifico, il Mail Privacy Protection di iOS 15 influirà sull’email marketing in due modi:

  • bloccando il tracciamento delle aperture
  • nascondendo gli indirizzi IP

Il blocco del tracciamento delle aperture viene reso possibile attraverso il pre-caricamento dei contenuti della mail e del “pixel di tracciamento” presente nelle newsletter, prima ancora che la mail venga realmente aperta. Al mittente sembrerà aperta anche una mail che non è mai stata vista. Questo comporterà, con buona probabilità, una impennata del tasso di apertura registrato dagli analytics. Insomma, da ora in avanti non sapremo mai con certezza quante persone hanno aperto la nostra ultima campagna, scritta con amore e sudore, perché l’open rate che ci mostrerà la nostra piattaforma per l’e-mail marketing non terrà conto di tutte quelle persone che – dopo aver installato iOS 15 – hanno scelto di proteggere le attività di Mail.

Infine, Mail non condividerà più l’IP dell’utente. Sarà quindi impossibile localizzare gli iscritti alla newsletter e, di conseguenza, avere una precisa profilazione territoriale.

È la morte dell’e-mail marketing?

In fondo si sente dire da anni ormai. L’era delle newsletter doveva concludersi già con l’avvento di Facebook e di WhatsApp. E invece sappiamo bene che l’e-mail marketing non solo è ancora vivo e vegeto ma resta ancora il canale di comunicazione preferenziale, il più diretto e intimo, con la propria community.

Come fu per il GDPR, anche questa novità renderà la nostra vita un po’ più difficile, ma non peggiore. Niente panico.

Se è vero che il tasso di apertura è uno dei primi dati che guardiamo quando apriamo gli analytics di una campagna, non è detto che questo sia il più importante.

In fondo quello che conta davvero, nell’e-mail marketing, sono le conversioni e il coinvolgimento. Non è tanto importante quante persone aprono le nostre newsletter, ma quante interagiscono con esse: cliccano sul pulsante, rispondono ad un sondaggio, guardano un video, ti rispondono!

Il mio consiglio è di continuare a curare la tua newsletter con lo stesso amore di sempre. Ricorda sembre che ti stai rivolgendo a delle persone, e non a numeri, che hanno spontaneamente scelto di ricevere le tue comunicazioni, dandoti la loro fiducia e mostrando il loro interesse. Continua a inviare contenuti di valore, condividi con loro momenti speciali ed esclusivi, falli sentire coccolati, rispetta sempre il tempo che ti dedicano e l’open rate sarà l’ultimo dei tuoi problemi.

Il segreto di Pulcinella

Il pixel di tracciamento, quello che ora iOS 15 blocca, è una stringa di codice inserito nelle mail tramite una minuscola immagine, di solito della dimensione appunto di 1 pixel per 1 pixel. Impossibile da vedere.
La parola chiave è IMMAGINE: quanti client hanno già da anni disabilitato il caricamento automatico delle immagini nelle mail? Il colosso Gmail, per esempio! E anche Outlook.

Non sto dicendo che il  Mail Privacy Protection non avrà nessuna conseguenza sulle nostre attività, ma forse meno di quante temiamo.

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Sono Ljuba. Web designer freelance. Metà perfezionista e metà sognatrice. Femminista in divenire. In costante evoluzione e quasi sempre con i capelli ciclamino.
I siti che realizzo sono piacevoli da navigare, attraenti già dal primo sguardo, rispettosi delle regole di usabilità e accessibilità. Raccontano le mie clienti in tutto e per tutto, le definiscono come donne e professioniste che non hanno timore di farsi vedere per chi sono davvero. Conosciamoci meglio

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